Villa Adeodata,
un’esempio di ecosostenibilità.

Nel cuore della pittoresca regione del Piemonte, tra il maestoso Lago d'Orta e le imponenti montagne della Val Strona, sorge Villa Adeodata.

Questa splendida dimora racchiude in sé secoli di storia familiare e una visione di sostenibilità e innovazione che trova radici nel passato. Tuto ebbe inizio alla fine del 1800, quando la trisavola Marna iniziò a investire i suoi risparmi nell’acquisto di lo di terreno situa sulle pendici di una montagna, non lontano dalla piccola cittadina di Omegna. Questo lo circondavano la sua modesta casa, dando il via a un’eredità familiare che avrebbe attraversato generazioni.

Ma è nei tumultuosi anni del Secondo Dopoguerra, negli anni ’60, che la storia di Villa Adeodata prende una svolta significativa. I nonni Luigi e Adeodata, anima da un ardente desiderio di creare una casa accogliente e affacciata su un rigoglioso giardino e le maestose cime del Motarone, decidono di costruire la residenza dei loro sogni. È proprio Adeodata a scegliere il luogo perfetto, un pendio leggermente scosceso che si trasformerà nella cornice perfetta per Villa Adeodata. Gli anni passano, e negli anni ’90, una giovane Violetta si aggira per la casa. Con soli 5 anni, assiste alla ristrutturazione della dimora da parte dei suoi genitori, che gestiscono un’impresa edile. È in quei momento che Violetta scopre il cantiere, tra odori di calcestruzzo fresco e il rumore dei martelli, e si innamora della magia che circonda la trasformazione di questa casa di famiglia.

La storia di Villa Adeodata diventa un connubio tra passato e presente quando Architempore, la visionaria impresa fondata da Violetta Breda, prende in mano la ristrutturazione completa della villa. Questo progetto non è solo un esempio di design e architettura all’avanguardia, ma è anche un omaggio al legato familiare che ha dato origine a questa straordinaria dimora.

La villa si compone ora di due appartamento, uno al piano superiore e uno al piano inferiore, ciascuno trasformato in uno spazio moderno e confortevole. L’intero processo, dalla progettazione iniziale alla fase di costruzione, ha coinvolto un approccio olistico alla sostenibilità e all’efficienza energetica.

Grazie a un progetto di efficienza energetica, Villa Adeodata è ora un esempio di eco-sostenibilità. L’installazione di pannelli fotovoltaici e termici solari ha ridotto significativamente le emissioni di CO2, mentre l’isolamento termico delle pareti e dei te ha migliorato notevolmente l’efficienza energetica. Inoltre, un moderno sistema di ventilazione meccanica controllata (MCV) garantisce un ambiente interno confortevole e salubre. Per abbracciare appieno le pratiche sostenibili, Villa Adeodata è ora dotata di un sistema di ricarica per veicoli elettrici e di un sistema di accumulo di energia solare, contribuendo a una vita più verde e all’uso responsabile delle risorse.

Un elemento chiave nella trasformazione sostenibile di Villa Adeodata è l’uso di Neopor®. Questi pannelli isolanti, utilizzato per rivestire le pareti della villa, sono realizzati al 100% con materie prime provenienti da fonti rinnovabili e prodotti utilizzando il metodo BMB di BASF. Questo prodotto non solo contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2, ma è anche conforme ai requisiti CAM, rendendolo idoneo per il Superbonus al 110%. L’impiego di Neopor non solo ha migliorato l’efficienza energetica della villa, ma ha anche sottolineato l’impegno di Villa Adeodata nell’adozione di materiali innovativi e sostenibili per creare un’abitazione all’avanguardia dal punto di vista ambientale.

Questa dimora incarna la fusione tra passato e futuro, una testimonianza di come la storia di una famiglia possa essere tramandata attraverso la conservazione e la trasformazione consapevole di un luogo così speciale.
Villa Adeodata è un vero e proprio capolavoro di innovazione sostenibile, una dimora che abbraccia il passato mentre guarda fiduciosamente al futuro.

Rete Irene,
una soluzione a basso carbon footprint.

Neopor® BMBcert® è stato protagonista dell’ennesimo intervento di riqualificazione energetica attraverso soluzioni costruttive “ad hoc” con isolanti altamente sostenibili. Una scelta efficace a basso carbon footprint

È il caso del condominio sito in viale Romagna a Cinisello Balsamo, un edificio di 13 piani, ubicato su una delle principali arterie di ingresso alla città metropolitana di Milano, che ospita al suo interno 85 unità immobiliari. La costruzione manifestava evidenti problemi strutturali ai muri di tamponamento causati da anni di mancata manutenzione.

Un intervento più complesso della sola posa in opera del cappotto termico, che ha richiesto un’accurata progettazione, vista la situazione decisamente critica delle murature dell’edificio e il successo dell’operazione è stato possibile solo grazie alla perfetta cooperazione tra progettisti, scelta dei materiali impiegati e grande esperienza di Rete Irene.

Gli interventi sui 4.445 mq di facciate sono stati realizzati  in soli 12 mesi di cantiere e questa efficienza ha permesso di  limitare al mino possibile i disagi  agli inquilini che abitavano gli appartamenti durante le opere di riqualificazione.

Una soluzione efficace a basso carbon footprint

L’intervento ha previsto una prima fase di rimozione dell’intonaco e dei tamponamenti esterni totalmente ammalorati.  Nell’intercapedine esistente si è provveduto a posare uno strato isolante con pannelli in EPS con grafite Neopor® con spessore 10 cm, dopo di che, la funzione del vecchio tavolato è stata ripristinata con la posa di blocchi in calcestruzzo aerato 10 cm.

Infine, la posa del sistema a Cappotto termico con il pannello isolante in Neopor® BMBcert® (spessore 8 cm), certificato Remade in Italy, in classe A+ (conforme ai requisiti CAM Edilizia, Criteri Ambientali Minimi) per conferire all’edificio il massimo isolamento termico, un eccellente benessere abitativo e un bassissimo impatto ambientale.

Gli  interventi di riqualificazione sono stati possibili grazie agli incentivi del Superbonus 110%, permettendo alle famiglie che abitano oggi il palazzo di aver visto finalmente risolvere i problemi strutturali esistenti, migliorando al contempo le prestazioni energetiche, l’aspetto estetico ed il comfort abitativo.  Va inoltre sottolineato come questo tipo di  intervento abbia fatto aumentare  da subito il valore dell’immobile e di conseguenza quello patrimoniale dei proprietari poiché  l’edificio da oggi risponde ai requisiti richiesti dalla nuova edilizia che vede per il  futuro abitazioni sempre più efficienti energeticamente e a basso impatto ambientale. Valori che sono intrinsechi nel Neopor® BMBcert® di BASF e che fanno si che sia il materiale più performante ed efficiente nelle applicazioni a cappotto in EPS del futuro.

“Oggi più che mai è fondamentale, nella progettazione e nella realizzazione di abitazioni, porre sempre più attenzione alla scelta dei materiali costruttivi, all’economia circolare e al risparmio di CO2. Rete Irene con l’impiego di lastre isolanti in Neopor® BMBcert® ha contribuito al risparmio di fonti fossili primarie ed ha evitato l’emissione in atmosfera l’equivalente di 11.800 kg di Co2”.

Fabio Perrotta, Sen. Manager, Techn. Business Development di BASF Italia.

Residenziale I Papaveri,
sostenibilità ambientale migliorata.

Con il metodo Biomass Balance, BASF sostituisce nei propri processi produttivi, le fonti fossili con risorse rinnovabili, come bio-nafta o biogas.

In questo modo, il carbon footprint ovvero l’impronta di CO2 di Neopor® BMBcert® migliora sensibilmente, rispetto a Neopor® tradizionale.

I primi edifici realizzati con isolanti termici ad sostenibilità ambientale migliorata

Con la cooperativa edilizia AbitCoop, Neopor® BMBcert® è già stato impiegato per la realizzazione dell’isolamento termico a cappotto di due condomini di cinque piani a Castenaso (BO).

L’isolamento delle facciate dei due edifici, da 15 appartamenti ciascuno, ha previsto l’impiego di circa 3.000 m2 di pannelli in Neopor® BMBcert® ed ha permesso un risparmio di circa 12 tonnellate di CO2, rispetto ad isolamento termico equivalente in Neopor® tradizionale.

“Raggiungere un livello molto elevato di efficienza energetica delle abitazioni e ridurre al minimo l’impatto ambientale dei materiali utilizzati per la costruzione erano le due esigenze dei futuri inquilini. Dopo una serie di verifiche tecniche, abbiamo deciso di applicare un isolamento in Neopor® BMBcert® sia per le eccellenti proprietà del prodotto, che per le caratteristiche del metodo BMB impiegato per la realizzazione del pannello stesso ha affermato Andrea Prampolini, ingegnere presso AbitCoop.

Coordinate in maniera ottimale, tutte le strategie progettuali di efficienza energetica hanno permesso agli edifici di raggiungere la classe di efficienza energetica A4, la più alta prevista a livello nazionale e la classe di efficienza energetica CasaClima A, come confermato dagli audit dell’agenzia KlimaHaus-CasaClima di Bolzano.

La riduzione delle emissioni di CO2 è una delle priorità della politica sul clima. I materiali isolanti in Neopor®, anche quelli non realizzati con il nuovo metodo, danno un grande contributo all’edilizia sostenibile, grazie ad una produzione molto efficiente e alla vita utile decisamente lunga – ha spiegato Klaus Ries, responsabile di Global Business Management Styrenic Foams di BASF. Siamo, quindi, particolarmente lieti che il metodo Biomass Balance consenta di migliorare ulteriormente l’impronta di CO2 degli edifici. Perché, in questo modo, contribuiamo attivamente alla conservazione delle risorse fossili e alla riduzione dei gas serra generati dal riscaldamento e dal raffreddamento degli edifici“.

 

Oltre a Neopor® BMBcert®, nella sua gamma di materie plastiche stireniche con certificazione REDcert2, BASF mette a disposizione materie prime per l’imballaggio e l’isolamento, come Styropor® BMBcert®.